Bracciano è un comune della Regione Lazio di 19238 abitanti, strategicamente situato a circa 40 Km dalla Capitale-
Il suo nome originario, Castrum Brachiani che indica la sua antica funzione di insediamento forticato, a iniziale difesa dalle incusioni saracene, risulta nei documenti fino al XV secolo.
Dominante il grande, celebre e vulcanico Lago Sabatino, Bracciano cattura il visitatore soprattutto per l’imponente castello Odescalchi, visibile da tutto il panorama. Di notte, il maniero assume un aspetto scenografico grazie alla sofistica illuminazione artistica.
Appassionanti sono le storie tanto del Castello, che dei nobili locali che si sono avvicendati nel possesso dei luoghi: "Orsini ricevette dal papa Pio IV l'investitura di duca di Bracciano e i suoi eredi amministrarono il feudo fino al 1696. Bracciano conobbe in tale periodo un forte sviluppo economico a seguito delle nuove attività economiche impiantate dal duca, come la lavorazione del ferro e dello zolfo e la lavorazione degli arazzi (da cui la via dell'Arazzeria, nel borgo medievale), rese possibili grazie all'abbondante disponibilità di acqua che proveniva da un acquedotto fatto costruire nel 1573-75 dal duca. L'acquedotto attingeva dalle sorgenti della Fiora; sulla sorgente all'origine dell'acquedotto fu edificata una cappella, Santa Maria della Fiora, ancora esistente allo stato di rudere. Il paese, grazie allo sviluppo economico, aveva nel 1575 settecento famiglie, quindi presumibilmente 3.000-3.500 abitanti.Le difficoltà economiche degli Orsini portarono alla vendita di Bracciano e del rango ducale, che furono acquistati nel 1696 dalla famiglia Odescalchi, alla quale tuttora appartiene il castello.Nel 1803 il Ducato fu venduto da Livio II Odescalchi, in difficoltà economiche, alla famiglia Torlonia. Anni dopo, nel 1848, il nipote Livio III Odescalchi lo riacquistò con la dote della moglie, la principessa polacca Sofia Branicka" (citazione Wikipedia).
Il patrimonio artistico e architettonico di Bracciano comprende il Duomo di Santo Stefano, del XIII sec. circa, che custodisce un reliquiario in legno dorato del XVII sec. e due trittici su Pale, di cui uno attribuito a Gregorio e Donato d'Arezzo e datato al 1315, rappresentanti il Redentore e ai lati i santi Giovanni Battista e Nicola di Bari la Vergine della Cintolatra e i santi Stefano e Lorenzo.
Bracciano è una destinazione molto conosciuta non solo per i matrimoni presso il famosissimo Castello Odescalchi ed altre importanti tenute, ma anche per le riprese cinematografiche e televisive